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IL CULTO DELLA SCIENZA

  • infotuttorotto
  • 19 gen 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

La schizofrenia della “scienza” e chi dice di crederci a prescindere.


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Quante volte ormai siamo messi di fronte, da gente che probabilmente la sa lunga di comunicazione manipolatoria, alla ”necessità” di dover scegliere se essere con il pensiero unico o contro di esso.


Non viene mai concessa, nel discorso mainstream, una possibilità di una terza via: ci dicono che o crediamo alla scienza oppure non crediamo alla scienza.

È una tattica vecchia come il mondo, porre la gente davanti a una dicotomia artefatta che non mostra veramente tutte le possibilità.


Ovviamente è del tutto ridicolo pensare che questa possa essere un ragionamento intelligente ma, sfortunatamente, questa tattica funziona nella stragrande maggioranza dei casi e tende a convincere la maggior parte dei cittadini.


In questo modo è stato facile mettere i cittadini gli uni contro gli altri, creando gruppi a favore della scienza contro i gruppi contro la scienza.


La terza via, completamente possibile e plausibile, tuttavia esiste ed è la seguente: avere un pensiero critico e indipendente che non preveda un dogma scientifico per il quale si debba credere alla scienza (o in senso più generalista, che si debba credere a qualche cosa).


Tanto per cominciare non si deve credere a niente, semmai si può scegliere di credere o meno a qualche cosa. Ciò a cui scegliamo eventualmente di federe, deve essere così foriero di nozioni credibili, coerenti e supportate da massicce prove a sostegno di essa.


Questa credibilità, tutto tranne che dovuta, viene acquisita nel tempo e non deve essere mai data per scontata.


Veniamo dunque ora al punto focale di questa discussione: la questione dei vaccini a creato un intero mondo fittizio di gente contraria alla scienza solo perché non propensa a buttarsi ciecamente nel gruppo di coloro che si farebbero iniettare vaccini sperimentali senza porsi la minima domanda. Andiamo allora a vedere, molto brevemente ma in modo incisivo e inequivocabile, quello che alcuni tra i più famosi e rinomati virologi italiani hanno detto nel corso degli ultimi due anni, lasciamo poi a voi decidere se questi soggetti abbiano in questo modo guadagnato credibilità ai vostri occhi o meno.


Prima di lasciarvi alla sequenza delle prove di cui stiamo parlando, ci teniamo a precisare che noi non stiamo dicendo che le idee debbano rimanere immutate nel tempo, tantomeno stiamo affermando che ciò di cui parlano questi tele-virologi sia vero oppure falso, stiamo semplicemente sottolineando una costante incoerenza rispetto alle nozioni che di volta in volta venivano date come certe e, qualora qualcuno le avesse rifiutate al tempo in cui venivano dette, avrebbero causato la derisione da parte della massa poiché si opponeva agli scienziati in questione.


Cominciamo con Ilaria Capua:




Eccoci ora a Matteo Bassetti:




Chiudiamo il cerchio (ma potremmo andsre andare avanti con tantissimi altri) con Pierpaolo Sileri:




Come già detto, queste giravolte vengono, di volta in volta, annunciate come verità come verità assolute a cui, per pura devozione, pretendono che tutti credano ciecamente, poiché poiché “voce della scienza”.

Ma se cambiano idea ogni 5 minuti, siamo sicuri che chi non ci crede ciecamente sia un “complottista”?




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