La ragazza dei lupi?
- infotuttorotto
- 7 giu 2024
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 8 giu 2024
Disanima critica sui combustibili fossili.

L'ipocrisia di un'abolizione non realistica dei combustibili fossili: Un'analisi critica
Di recente, in un ambito più ampio di ricerca informativa sullargomento, abbiamo notato un video, su Instagram, della “influencer” Mia Canestrini (influencer tra virgolette non per screditarla ma perché è proprio un termine a noi poco affine, il
video in questione si trova al seguente link: https://www.instagram.com/reel/C7yjFr1sB1l/?igsh=amt5ZXZwMXVhM2J3), una figura sempre più influente, appunto, nel panorama mediatico e culturale.
Questa studiosa, scrittice e persino co-conduttrice radiofonica, ha acquisito un ampio seguito sui social media.
Avremmo voluto avvisare di questo post direttamente Mia Canestrini sotto al suo video, per poterne discutere anche con lei direttamente, ma i commenti sono limitati.
Nel video in questione, Mia Canestrini avalla il voto ai Verdi europei, sostenendo la loro proposta di abolire l'uso dei combustibili fossili entro il 2040. Fin qui, nulla di strano, ognuno vota chi vuole e supporta chi vuole (tralasciando che la creazione di questo video, come specificato sotto allo stesso, è stato pagata proprio dal partito dei Verdi stesso, quindi la spontaneità/imparzialità a riguardo può anche vacillare un pochino, vedi immagine qui sotto). Non ci occuperemo, inoltre, i questo articolo, di altre “stranezze” che si sentono in questo video, per mantenere il focus sul punto principale, magari affronteremo la questione più avanti, se ritenuto utile ed interessante.

Nel post successivo, ironicamente, Mia Canalestrini celebra le sue avventure rese possibili dal suo abbigliamento tecnico, senza considerare che questo stesso abbigliamento è un prodotto della lavorazione petrolchimica, trasportato e venduto tramite sistemi basati sui combustibili fossili.
Questa apparente contraddizione tra il messaggio e la realtà pratica (presente comunque in svariati post di questa “influencer”) ci ha spinti a scrivere questo articolo, volto a rispondere a coloro che, a nostro avviso, semplificano la questione e propongono semplicemente un'abolizione dei combustibili fossili senza proporre alternative reali e attuabili.
La nostra dipendenza quotidiana dai combustibili fossili
L'idea di eliminare completamente i combustibili fossili entro un paio di decenni è affascinante ma, purtroppo, estremamente impraticabile senza una chiara e fattibile alternativa. La nostra vita quotidiana è permeata dall'uso costante e di fatto attualmente inevitabile di prodotti derivati dai combustibili fossili.
Ecco alcuni esempi concreti:
Abbigliamento: Le fibre sintetiche che compongono un gran numero di capi di abbigliamento come poliestere, nylon e acrilico sono derivate da petrolchimici. Anche i vestiti non sintetici richiedono energia per la produzione e l'agricoltura, energia che attualmente proviene in gran parte dai combustibili fossili. Tessuti sintetici sono utilizzati in tende, tappezzeria e moquette sono prodotti da petrolchimici.
Trasporti: Auto, camion, autobus e aerei funzionano principalmente a benzina o diesel. La questione delle macchine elettriche è palesemente irrilevante in termini di inquinamento e comunque la corrente usata da tali auto va prodotta in qualche modo ed esso è principalmente originato da combustibili di tipo fossile per essere sostenibile in termini di quantità necessaria. Senza parlare dell’impossibilità in molti casi di potersi fermare per decine di minuti a ricaricare e l’ulteriore impossibilità di rifornire il territorio mondiale (ma anche solo europeo) di sufficienti colonnine di ricarica per tutta l’utenza attuale, che non potrà che aumentare in futuro, tra l’altro). Inoltre le plastiche e i materiali sintetici sono ampiamente utilizzati negli interni ed esterni dei veicoli, commerciali e privati e ne sono anche parte integrante e strutturale.
Generazione di elettricità: Molte centrali elettriche utilizzano carbone, gas naturale o petrolio per produrre elettricità. L’alternativa sono centrali nucleari, comunque osteggiate dalla maggior parte di chi sostiene il cosiddetto green deal, poiché le energie alternative quali idroelettrico, termoelettrico, eolico e solare sono oggettivamente dimostratisi insufficienti ed insostenibili. Per quanto riguarda i pannelli solari, anche se producono energia rinnovabile, il processo di produzione coinvolge combustibili fossili, le pale eoliche costano milioni per materiali e trasporto di essi (via combustibili fossili) e hanno una vita mediamente breve rispetto all’investimento e al guadagno effettivo in produzione elettrica.
Questi esempi (non completi, tra l’altro) dimostrano quanto sia complessa e diffusa la dipendenza dai combustibili fossili nella vita moderna. Qualsiasi discussione sull'eliminazione di questi combustibili deve tenere conto delle molteplici sfide pratiche e della necessità di sviluppare alternative realizzabili e sostenibili.
Riscaldamento ed isolamento termico/sonoro: Il gas naturale e il gasolio sono comunemente usati per il riscaldamento residenziale e commerciale. Come sopra, altre tipologie di riscaldamento, ad esempio quello elettrico, prevedono comunque la produzione di questa elettricità, come sempre a partire la combustibili fossili. Alternative non sono sostenibili per il gran numero di persone che devono usufruire di tali servizi, senza considerare che nel mondo oggi vi sono già un gran numero di persone che non riescono a usufruirne perché vivono in estrema povertà e o sfruttamento. qualora volessimo, come umanamente auspicabile, fornire questi servizi a tutti, il problema di fondo sarebbe ancora più evidente. I materiali isolanti in schiuma e fibra di vetro sono spesso derivati dai combustibili fossili.
Prodotti in plastica: Imballaggi, bottiglie, contenitori e molti oggetti domestici sono fatti di plastica. Trovarsi leggi ridicole che vietano l’uso di buste di plastica o ne aumentano il prezzo per limitarne l’uso è quantomeno imbarazzante, soprattutto quando all’interno del supermercato stesso la maggior parte dei prodotti è imbustata in plastica singolarmente e a volte anche ripetutamente. Senza contare che le buste biodegradabili per essere prodotte e richiedono la solita energia di cui sopra è il fatto che si rompano costantemente ne prevede un utilizzo ancora maggiore. Se poi vogliamo parlare delle centrali per il riciclo di tali materiali, chiediamoci dove queste centrali prendano l’energia per funzionare.
Articoli per la casa e la persona: Oggetti come secchi, contenitori e le centinaia di utensili che troviamo nelle nostre case sono spesso fatti o comunque contengono plastica. Stesso discorso per collane, orologi, braccialetti ecc.
Arredamento: Rivestimenti, cuscini e tessuti sintetici sono spesso fatti da petrolchimici. Gli stessi tavolini, superfici, pavimenti, cardini e un’altra infinità di oggetti sono fatti o contengono plastiche.
Prodotti farmaceutici/per la salute: Molti medicinali sono sintetizzati da petrolchimici. Questo vale anche per occhiali, lenti a contatto, deambulatori e altri accessori necessari. Gli ospedali e le strutture sanitarie utilizzano una vasta gamma di attrezzature e materiali monouso derivati dai combustibili fossili. Articoli come siringhe, sacche per trasfusioni e tubi sono fatti di plastica.
Agricoltura: Fertilizzanti e pesticidi contengono spesso componenti derivati dai combustibili fossili. Senza di essi, l'industria agricola potrebbe affrontare gravi difficoltà, con conseguente perdita di posti di lavoro e diminuzione della produttività.
Macchinari industriali: Attrezzature pesanti e macchinari nell'edilizia e nella produzione utilizzano spesso diesel. Come gia detto, è letteralmente impossibile pensare ad un’alternativa che non usi questo tipo di combustibile, se l’alternativa fosse eliminare questo tipo di industria, staremo parlando di fanta-follia da un punto di vista prettamente pratico.
Lubrificanti: Utilizzati in motori, macchinari e vari processi industriali, i lubrificanti derivano dai combustibili fossili. Senza di essi, il funzionamento di molti macchinari sarebbe compromesso.Qualcuno potrà obiettare che tolti motori il problema non sussisterà più, in questo caso basta solo fermarsi un secondo a rifletterci un pochino di più e pensare che senza motori si ferma al mondo. Letteralmente.
Elettronica di consumo: Componenti in smartphone, computer e altri dispositivi utilizzano petrolchimici. Questo è vero oggi come era vero nell’era dei primissimi computer e dei primissimi telefoni e TV, durante l’alba dell’era elettronica.
Gomma sintetica: Utilizzata in pneumatici (di nuovo i trasporti, privati e pubblici) , calzature (torniamo alle pelli?) e varie applicazioni industriali.
Cosmetici: Ingredienti come olio minerale, petrolato e vari composti sintetici provengono dal petrolio. Questi sono assolutamente non necessarie quando si tratta di utilizzo prettamente estetico e non correttivo di alcune problematiche di tipo sanitario. In ogni caso sono un mercato enorme e quindi da prendere in considerazione quando si parla di una possibile eliminazione di ciò che lo tiene in piedi.
Adesivi: Molte colle e adesivi sono derivati dai petrolchimici. Non saranno necessari alla sopravvivenza mondiale ma sono sufficientemente vincolati a un numero incalcolabile di legge e norme per i quali tutto va specificato, a partire da provenienza e catene produttive, nonché istruzioni e qualsiasi altro tipo di informazione che deve essere pubblica è direttamente visibile su praticamente ogni prodotto esistente sulla terra.
Costruzione stradale: L'asfalto, un materiale chiave per la pavimentazione delle strade, è un sottoprodotto della raffinazione del petrolio. da questo ne consegue anche la sicurezza stradale e in generale della viabilità, dalla costruzione di strade a quella di ponti e tunnel. Ricordiamoci anche che tutte queste vie sono necessarie proprio per far passare quei mezzi che a loro volta consumano combustibili fossili. E se questi mezzi girano è perché sono necessari al tipo di società moderna che di sicuro non è modificabile nell’arco dei fantomatici 10 o 20 anni programmatici, che sono pura demagogia.
Attrezzature sportive: Equipaggiamenti come caschi, scarpe, tessuti tecnici, corde, funi, borracce, cappelli, protezioni e tantissimo altro sono fatti con materiali sintetici.
Vernici e rivestimenti: un grandissimo numero di essi contiene solventi e additivi derivati dal petrolio.
Non basta essere critici e contrari a qualcosa senza proporre reali alternative. Ancora peggio è utilizzare ipocritamente ciò che si critica. Questo non significa che bruciare petrolio sia salutare, ma bisogna essere pragmatici e conoscere le implicazioni delle nostre scelte. Qualsiasi discussione sull'eliminazione dei combustibili fossili deve tenere conto delle molteplici sfide pratiche e della necessità di sviluppare alternative realizzabili e sostenibili. Solo così potremo avanzare verso un futuro più verde senza compromettere le necessità e il benessere della società moderna.
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