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UNA DOSE PIÚ IN LÁ

  • infotuttorotto
  • 29 ott 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Fatevi forza che la prossima dose ci salverà tutti! O forse no?


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In principio era l’attesa del miracoloso vaccino salvavita.


Il vaccino arrivo, in forme e nomi numerosi, bi-dose, mono-dose.


“Se vacciniamo almeno il 60% della popolazione adulta avremo l’immunità di gregge!”, si sentiva echeggiare nell’aria.


“Se vacciniamo almeno l’80% della popolazione adulta avremo l’immunità di gregge!”, si sentiva, poco più avanti, riecheggiare nell’aria.


“Se vacciniamo almeno il 90% della popolazione adulta avremo l’immunità di gregge!”, si sentiva, un po’ più avanti ancora.


“Non avremo mai l’immunita di gregge, e il virus diventerà endemico, ma dobbiamo vaccinarci tutti! Anche i ragazzini!


“Anche i bambini!”


La seconda dose poi divenne un grande successo, sotto surrettizio ricatto, infatti, molto accorsero a farsela pur di avere almeno una piccola parte della loro (legittima) libertà restituita.


Ma poi? La seconda dose non basta più, il suo potere magico scade in fretta…


E allora?


“Israele ci dimostra come la terza dose stia dando effetti grandiosi! Facciamola anche noi!”


Fine, o no?


No.


Israele ora ci dice che anche dopo la terza dose si aspetta una quinta ondata.


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Ma allora facciamo la quarta dose? La quinta? La sesta? La dose automatica bimestrale? (Perché si, pare che alcuni vaccini abbiamo persino questo enorme vantaggio di avere affetti scemati dopo appena due mesi).


Stati sereni, la salvezza di tutti sarà alla prossima dose.


Sempre alla prossima.

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